1)
Recitando il S. Rosario da soli, non è necessaria lesposizione
dei misteri, ma è sufficiente la meditazione, anche breve,
di essi.
Nella recita in comune è necessaria lenunciazione dei
misteri.
2) Non appartengono
allessenza del Rosario, e quindi si possono omettere senza detrimento
delle indulgenze, il Gloria, la
giaculatoria ("O Gesù
mio..."), le tre Ave
finali, la Salve Regina e
le Litanie.
Non è necessario il "Padre
nostro" secondo le intenzioni del Papa.
3) Le decine si possono
separare, purché siano dette tutte e cinque entro lo stesso
giorno. Non si perdono quindi le indulgenze intercalando dopo il Gloria
giaculatorie, canti o altre preghiere o occupazioni anche profane.
4) Le indulgenze
annesse alla corona per la benedizione dei Crocigeri e dei Domenicani
si acquistano ugualmente quando non si può comodamente tenere
in mano la corona: basta averla indosso.
5) Per il Rosario
in comune basta che uno solo abbia la corona benedetta e, se ha le
mani impegnate, basta che la tenga indosso.
6) Per contare le
Ave Maria sul lavoro o in viaggio si può usare il Rosario
o Anello Basco o degli Scout, a cui però non
sono annesse le indulgenze, che però si acquistano se si
ha la corona indosso.
7) Le indulgenze
dei Crocigeri e dei Domenicani sono cumulabili, cioé si acquistano
con ununica recita. Per le indulgenze dei Domenicani è
necessaria la meditazione dei misteri, per quella dei Crocigeri no.
8) Non acquistano
le indulgenze le corone troppo fragili (per esempio quelle
di vetro vuoto o legate con filo troppo debole) onde evitare la profanazione
di oggetto benedetto. Quelle di pietra, di plastica o anche di vetro
solido e ben legate si possono benedire.
Le corone perdono le indulgenze solo quando sono vendute o spezzate
in modo da perdere la primitiva forma. Si possono sostituire alcuni
grani rotti e successivamente anche tutti.
La benedizione si dà con un semplice Segno di Croce. Per
la benedizione dei Domenicani ci vuole la formula apposita. Per
la formula breve però non è necessaria la cotta e la
stola.
9) Il Rosario recitato
alla radio è valido per le indulgenze quando è trasmesso
direttamente, non per registrazione.
10) Siccome le
decine sono separabili, si possono inserire, dopo il Gloria
le giaculatorie che si vogliono, per es.: Lodato sempre sia ecc. O
Maria concepita ecc., Sia lodato e ringraziato ogni momento ecc.,
oppure quella di Fàtima O Gesù mio, perdona le nostre
colpe...
11) Si
può recitare in latino, in italiano e in dialetto.
12) Lassegnazione
dei misteri ai diversi giorni è solo di consiglio, quindi si
può per esempio nel periodo natalizio arrestarsi più
sovente sui misteri gaudiosi,
nel tempo di Passione sui dolorosi e in quello pasquale sui gloriosi.
Nella recita in comune si devono meditare i misteri enunciati.
13) Nella recita
in comune è bene non aggiungere troppe... code, neppure
il Pater... per il S. Padre, che non è richiesto.
Anche
una sola posta (cioé una decina) è gradita dalla Madonna
e temuta da Satana: recitala!
Da "Catechismo
di San Pio X",
pagg.246-247, 2ª Edizione, 2003, Salpan Editore